Studio Odontoiatrico Claudio Angiola

FAQ | FREQUENTLY ASKED QUESTIONS

  • Verso i 3 anni la dentatura da latte è completa per cui è opportuno un controllo. Anche se molto piccoli è importante familiarizzare giocando con l'ambiente odontoiatrico. In questo modo il giovane paziente vivrà i successivi controlli senza ansia. In ogni caso la prima visita odontoiatrica va effettuata non oltre i 6 anni. Inoltre alcune malocclusioni, come terze classi, o abitudini viziate, quali succhiare il dito, richiedono un intervento precoce, anche intorno ai 4 anni.

  • Accurata igiene orale, dieta equilibrata e sigillature dei denti appena erotti. Chiudendo con una sottile pellicola le fessure dei molari premolari si impedisce il ristagno di placca da cui frequentemente si genera la carie.

  • Generalmente sì, a meno che non stia per perderlo. Se al contrario dovrà svolgere ancora una funzione di mantenimento di spazio per il corrispondente permanente, ma è severamente compromesso, verrà sostituito da un mantenitore di spazio ortodontico, al fine di indurre una crescita armonica della bocca.

  • Non è realistico bandire lo zucchero dalla dieta di un bambino: è più semplice insegnargli una corretta igiene orale e fargli assumere cibi dolci alla fine del pasto, in modo che lo zucchero resti meno a contatto coi denti. Inoltre c'è tutta una serie di trattamenti preventivi della carie che vanno dalla sigillatura dei solchi alle applicazioni topiche di fluoro.

  • Tranne alcuni casi in cui è necessario intervenire precocemente anche intorno ai 4 anni, di solito intorno ai 9 anni. Questo consente un'ottima correzione dei difetti in circa 2 anni, un arco di tempo sopportabile per il paziente.

  • Un prolungato uso del succhiotto, come il succhiamento del dito o di altri oggetti, è responsabile di alterazioni dentali e scheletriche. Fortunatamente c'è un apparecchietto molto gradito ai piccoli pazienti in quanto assomiglia molto a un succhiotto, in grado di eliminare le cattive abitudini e di riposizionare la dentatura.

  • Se il piccolo paziente non sente dolore vive l'esperienza dal dentista come un gioco, spesso interessandosi compiutamente di quello che vede in studio. Fortunatamente oggi è possibile intervenire sulle piccole carie in modo assolutamente indolore, senza dover ricorrere ad anestesie. Se fosse necessaria, attraverso premedicazioni e protossido di azoto, che seda il paziente, fa sì che egli non avverta più neppure lo stress dell'intervento.

  • Esistono particolari apparecchi da utilizzare durante lo sport che proteggono dai traumi sia i denti che i tessuti molli come le labbra o la lingua.

  • Sì, è però necessaria un'accurata educazione all'igiene orale per controllare la placca batterica. È inoltre necessario eliminare i siti infetti quali le tasche gengivali. Almeno inizialmente sono richiesti controlli più frequenti per controllare e motivare il paziente.

  • Mancando un pilastro posteriore è necessario ricorrere a un impianto. Non sostituendo il dente perso si ha estrusione dell'antagonista e migrazione dei denti vicini con alterazione della masticazione.

  • A parte alcune malattie che potrebbero anche avere controindicazioni temporanee, una persona in buona salute può sicuramente ricorrere agli impianti.

  • Da quando è completata la crescita ossea in poi. Non c'è un limite superiore di età: l'importante è un normale stato di salute del paziente

  • Inserire un impianto è molto meno traumatico che estrarre un dente: l'anestesia locale durante l'intervento, il ghiaccio applicato in zona e gli analgesici rendono il disagio trascurabile.
    La tecnica FLAPLESS o TRANSMUCOSA di inserimento degli impianti, adottabile in determinati casi, non prevede l'uso di punti in quanto non viene tagliata la gengiva. Negli altri casi invece i punti sono necessari e vanno tolti dopo 6-7 giorni.

  • Generalmente l'intervento è semplice e breve: meno di un quarto d'ora per un singolo impianto. Naturalmente l'intervento va programmato con radiografia, modelli, dima (guida di inserzione).

  • Non c'è limite alla loro durata: dalla letteratura si vede che la maggior parte di impianti inseriti 30 anni fa è ancora perfettamente funzionante. Importante però è attenersi ai controlli periodici durante i quali si controlla l'igiene orale, viene eseguita l'igiene professionale e si motiva e consiglia il paziente.

  • Non si ha rigetto data la biocompatibilità del titanio con cui son costruiti gli impianti. È invece possibile che non si osteointegrino o che perdano l'osteointegrazione. In questo caso l'impianto viene estratto e sostituito con un altro impianto, senza aggravio di costi per il paziente.

  • Spesso è possibile inserire un impianto postestrattivo immediatamente dopo l'estrazione del dente. Si leva il dente e nell'alveolo, opportunamente trattato, si inserisce un impianto.

  • Le possibilità sono essenzialmente tre: carico immediato, precoce e tardivo.
    Oggi la prima è la scelta prediletta dato che può essere effettuata in giornata, grazie anche a tecniche e ai materiali innovativi. Va precisato che la decisione dipende dalla situazione clinica, presenza di osso, rigenerazione ossea e tipologia di masticazione.

  • Gli impianti servono egregiamente per stabilizzare una protesi mobile totale (dentiera); se la dentiera è ancora valida non è neppure necessario sostituirla ma solo adattarla agli impianti.

  • Se non c'è osso, come altezza o larghezza della cresta, ci sono varie metodiche che consentono di aumentarla per poter inserire gli impianti.

  • Dipende: se i denti adiacenti a quello da sostituire presentano grosse cure è più indicato il ponte che preserva le corone compromesse. Se sono integri è meglio l'impianto. Tra questi due casi clinici vi sono molte situazioni da valutare singolarmente in base alle condizioni orali e generali, nonché alle esigenze e aspettative del paziente. Da un punto di vista economico i costi sono circa gli stessi.